22-30 MAG – LA COSTA PERUVIANA: NAZCA,ICA,LIMA

LA COSTA PERUVIANA:NAZCA,ICA,LIMA

DALLA SELVA di machupichu ALLA COSTA DESERTICA: CI ATTENDONO DUNE SABBIOSE, PAESAGGI SURREALI E LA CAOTICA CAPITALE

Eccoci già catapultati in tutt’altri paesaggi, climi, esperienze.

NAZCA E LE SUE MISTERIOSE LINEE

Da Santa Maria siamo tornati a Cuzco e da lì abbiamo subito trovato un bus notturno per Nazca, dove arriviamo verso le sette del mattino, un po’ provati, soprattutto dalla strada molto tortuosa. Alla stazione veniamo subito avvicinati da alcuni promoter di agenzie che ci propongono il volo sulle linee per la mattina stessa. Siamo arrivati fin qui per questo, per vedere le famose e misteriose linee di Nazca, dunque tanto vale farlo subito e cercare di ottimizzare i tempi. Così contrattiamo il prezzo e dopo varie proposte e controproposte strappiamo un 300 soles per un volo di 40 minuti in un piper a 8 posti. Sono circa 80 euro…un’enormità in proporzione alla durata del volo, ma comunque la cifra minima che ci aspettavamo dalle varie informazioni raccolte. Tutto si svolge in maniera molto più rapida del previsto e alle nove circa siamo già in volo. Per fortuna la nebbiolina invernale si è diradata, il cielo è terso e la pampa è limpida sotto i nostri occhi. Il nostro aereo ultraleggero è da 8 posti, 6 passeggeri più pilota e copilota e ognuno è accanto al finestrino. Il mezzo vola sicuro e fa parecchie piroette per permettere a tutti, da entrambi i lati, di vedere tutto. Passiamo sopra 16 delle centinaia di figure e linee geoglifiche incise nella terra circa duemila anni fa e sopravvissute al tempo grazie alle particolari condizioni climatiche della zona e alla conformazione del terreno. Le distinguiamo tutte e la sensazione è emozionante. Dall’alto sembrano “a misura d’occhio” ma in realtà sono giganti, alcune con due o tre chilometri di lunghezza. Non pensavo proprio che si distinguessero così nettamente! Sono talmente precise, geometriche e “moderne” che sembrano essere state piazzate lì apposta per soddisfare il tuo sguardo curioso. Una bella esperienza, magica nel suo piccolo. Desiderosi di avere un quadro più completo sull’argomento, dopo il volo visitiamo il museo Antonini, un po’ trascurato ma ricco di informazioni interessanti e ceramiche straordinarie.

  • In viaggio verso Nazca

ICA, IL DESERTO E L’OASI DI HUACAChINA

Avendo terminato la nostra missione nazqueña, dopo pranzo torniamo in stazione e prendiamo un bus per Ica, città sulla costa, praticamente in mezzo al deserto. Ci arriviamo verso le 7 di sera e veniamo subito accalappiati da un tassista che ci offre varie proposte, tra cui quella di accompagnarci nell’oasi di Huacachina. Dopo vari ripensamenti, e non essendoci in serata un bus per la nostra tappa successiva, decidiamo di andare a trascorrere la notte nell’oasi, per poi ripartire il giorno dopo. Il luogo è super turistico, ma nonostante questo suggestivo: una vera e propria oasi verdeggiante in mezzo alle dune del deserto. E così finiamo nel nostro primo hotel con piscina dall’inizio del viaggio!
La mattina dopo ci svegliamo presto e partiamo in esplorazione delle dune…il cielo è ancora coperto da una sottile nebbiolina ma già si intravede, sotto e all’orizzonte, l’azzurro che pian piano si espande. Arriviamo in cima ad una duna e mille altre dune si dipanano davanti a noi. Che sorpresa! Intanto il cielo diventa limpido e il sole caldo.

  • Oasi di Huacacina

Peccato, come succede spesso, per la spazzatura che la gente del posto abbandona nei paraggi e che il vento trasporta in ogni dove, soprattutto nelle acque di un’altra piccola oasi minore. Che rabbia!

LA RISERVA NATURALE DI PARACAS

Dopo un bagnetto rinfrescante in piscina, ripartiamo alla volta di Paracas, paesino costiero punto di partenza ideale per visitare l’omonima riserva naturale. Paracas è composta da un viale centrale e pulito, pronto per l’accoglienza dei turisti, da un lungomare pieno di locali all’occidentale e poi, dietro l’angolo, da una sorta di favela. Una contraddizione ai più nascosta. D’altronde, basta passare dal bus all’hotel per non accorgersi di nulla.
Arriviamo, raccogliamo un po’ di informazioni, e decidiamo per il giorno seguente di esplorare la riserva naturale in bicicletta. Partiamo all’alba per riuscire a schivare il posto di controllo ed evitare di pagare il biglietto d’entrata e poi via in mezzo al deserto! Siamo i primi e riusciamo a goderci questi paesaggi surreali con tutta la calma necessaria e vedendo i colori e le coste comparire piano piano alla luce del sole che scalda e dirada la nebbia invernale. Un deserto colorato che si affaccia sul mare, spiagge ampie, culle di uccelli migratori, conformazioni rocciose che ci rimandano ad un passato lontano milioni di anni in cui la terra era tutta diversa e questa zona una sierra dal clima semi tropicale. Arriviamo fino alla spiaggia più lontana, dove riusciamo a concederci il nostro primo bagno nell’oceano pacifico!

LIMA, LA CAPITALE

Dopo questa felice e inaspettata tappa nel deserto, ci trasferiamo nella capitale, Lima. Ci trascorriamo solo un paio di giorni, un po’ per via del caos da grande metropoli, un po’ per i prezzi molto “europei”, un po’ perché già abbiamo appuntamenti nella nostra prossima tappa, a Huaraz, ai piedi della Cordillera Blanca. Il caos di Lima ha spinto Emiliano a lanciarsi ancora di più nella ricerca di nuove fotografie di strada, come già era successo a Valparaiso, più minimali e concettuali.
Della città di Lima è chiaramente impossibile farsi un panorama completo in così poco tempo, e inoltre, a differenza della maggior parte delle capitali, Lima non presenta dei monumenti o dei musei davvero imperdibili. Ci siamo limitati a gironzolare per il quartiere “bohémien” di Barranco, fino a raggiungere il brutto e trafficato lungomare, e ad aggirarci un po’ per il centro: Plaza de Armas, i vialoni commerciali e i parchi urbani.


È stato divertente però vedere tutta la città in fermento per l’arrivo dei mondiali, a cui il Perù è riuscito ad accedere dopo ben 36 anni! In particolare tutti si stavano preparando per accogliere nello stadio l’amichevole Perù – Scozia, a cui assisteremo a Huaraz e che finirà felicemente 2-0 per il Perù. Essendo toccata all’Italia quest’anno una sorte del tutto opposta non ci resta che dire…forza Perù!