30 GIU-06 LUG – PASSAGGIO IN ECUADOR: LA CITTÀ DI CUENCA

passaggio in ecuador: la cittÀ di cuenca

un ponte verso l’amazzonia, grazie all’aiuto di alcuni amici

Dopo ben 150 giorni dall’inizio del nostro viaggio, sabato 30 giugno ripartendo da Trujillo abbiamo varcato la frontiera dell’ultimo dei nostri stati in programma: l’Ecuador. Ultimo nell’ordine ma che nella mente era stato il primo, il sogno iniziale, la tappa imprescindibile.
Il cerchio si sta per chiudere e questo ci mette un po’ tristezza, ma allo stesso tempo ci fa rendere conto più lucidamente di tutto il nostro percorso…che ricchezza di esperienze e di incontri!

La nostra prima tappa ecuadoriana è Cuenca. Qui abbiamo contatti con una famiglia italo-ecuadoriana che ci ospiterà per qualche giorno e ci aiuterà ad organizzare la nostra tanto attesa visita nella foresta amazzonica. Grazie famiglia Sgariboldi!
Il passaggio in Ecuador è stato in realtà piuttosto inaspettato. Dopo Bolivia e Perù, questo primo assaggio di Ecuador ci ha ricordato molto più l’Europa che il Sudamerica. Città pulite, campagne ordinate, casette private con giardino, strade asfaltate piene di auto private, boutique d’artigianato e negozi d’alta moda…non per niente Cuenca è diventata una meta prediletta per gli statunitensi in pensione. Tanto che hanno formato un intero quartiere, denominato dai locali “Gringolandia”…!
Perché tutto sommato i prezzi rimangono piuttosto bassi, nonostante da qualche anno a questa parte il paese si sia “dollarizzato” (cioè abbia abbandonato il Sucre in favore del dollaro americano) e il costo della vita sia inevitabilmente aumentato.
Qui il clima è attualmente piuttosto invernale e purtroppo non ci vengono riservati grandi spiragli di sole. Nonostante questo riusciamo a sfruttare a pieno le giornate e la compagnia dei nostri ospiti. Insieme a Silvia visitiamo il parco nazionale del Cajas, con le sue lagune di origini glaciali pressoché uniche nel panorama ecuadoriano. Nel mezzo del verdeggiante sentiero si incontra anche la testimonianza della caduta di un frammento di meteorite sulla terra nel 1995 che col suo schianto ha lasciato un solco ben visibile in una roccia (vedi foto).


In autonomia invece visitiamo il centro della città di Cuenca, con le sue eleganti case antiche in stile coloniale e i suoi interessanti musei (quasi tutti gratuiti!). Di spicco il Museo Etnografico Banco Central e la casa museo Remigio Crespo Toral (vedi foto).
  • Cimitero Monumentale

Non poteva poi certo mancare una visita al laboratorio/museo dei cappelli di panama. Sapevate che questo celebre cappello, nonostante il nome, ha ben poco a che vedere con Panama?
La storia vuole che il presidente americano Roosevelt lo indossò per la prima volta in occasione di una visita ai lavori per la costruzione del canale di Panama, aneddoto questo che legò indissolubilmente il copricapo appunto al nome di Panama, oltre al fatto che questa è stata per secoli il suo principale scalo commerciale. Il cappello di panama viene però prodotto principalmente nella provincia di Manabí in Ecuador e commercializzato soprattutto nella città di Cuenca.