20-23 GEN – PUERTO MADRYN

PUERTo MADRYN E LA PENISOLA vALDES

avvistamento di orche, leoni marini e…

Ciao amici,
iniziamo con qualche rapida informazione tecnica: venerdì 19 abbiamo lasciato Buenos Aires alle 11 del mattino, abbiamo preso il bus a lunga percorrenza verso le 13 e abbiamo viaggiato tutto il giorno e tutta la notte, per arrivare a Puerto Madryn verso le nove del mattino. Il viaggio è stato comodo e non è pesato, le poltrone-letto sono davvero spaziose e confortevoli! Siamo alloggiati in un ostello carino ed economico a due passi dal centro (15 euro a notte, colazione inclusa!). Puerto Madryn è una grande cittadina sul mare basata essenzialmente sul turismo estivo e su una grande industria di alluminio. Esteticamente non è un granché ma riscuote una certa fama come luogo di passaggio perché si trova vicino alla Penisola Valdes, una riserva naturale dove si possono avvistare molte specie di animali, tra cui balene, pinguini e orche. Ed è proprio alla visita di questa penisola che abbiamo dedicato la giornata di oggi…e direi che ne è valsa la pena (anche per rifarci dalla nottata in camerata interrotta ripetutamente da uno dei più notevoli concerti a due voci di “facoceri russanti” che si siano mai sentiti)!
Siamo stati particolarmente fortunati perché siamo riusciti ad avvistare, anche piuttosto da vicino, un gruppo di 3 o 4 orche! Seguirne l’avvicinamento verso gli elefanti marini, attendere e allo stesso tempo temerne l’attacco e scrutare le loro scure pinne sul pelo dell’acqua ci ha fatto sentire come dentro a un documentario! Purtroppo (o per fortuna per i cuccioli di foca) non abbiamo assistito in diretta all’aggressione.
Abbiamo poi potuto osservare da vicino i pinguini magellano con i loro piccoli batuffolosi che strillavano per farsi imboccare. Più avanti ancora abbiamo osservato una grande, rumorosa e indaffarata colonia di leoni marini nella versione più completa: harem di maschi dominanti attorniati da una decina di femmine e tantissimi piccoli appena nati. A terra abbiamo poi avvicinato un armadillo (esistono veramente!), tanti guanaco, degli avvoltoi, dei roditori di nome Mara (come non omaggiare la mia omonima sorella!) e i ñandu (parenti dello struzzo). Il tutto sotto la sorveglianza e le spiegazioni della nostra guida Mauricio, grazie al quale, durante il viaggio abbiamo potuto finalmente tastare un vero “mate” (bevanda calda ottenuta dall’infusione delle foglie dell’omonima pianta) e imparare alcune buone regole di “galateo”: non si fa mai girare il mate, lo si restituisce al proprietario, il quale lo riempie nuovamente e lo offre a qualcun altro..e si dice “gracias” solo se non ne si vuole più!

Prossima tappa: Ushuaia, la città “alla fine del mondo”!