23-31 LUG – QUITO E DINTORNI

QUITO E DINTORNI

Un’ultima tappa nelle vicinanze della linea equatoriale, tra arte urbana, natura e mercati caratteristici.

Eccoci arrivati all’ultima tappa, al post finale. È strano preparare questo articolo essendo ormai rientrati da qualche giorno in Italia, e non più scrivendo abbarbicata sul sedile di un pullman durante uno spostamento o alla luce fioca della cucina di un ostello. È strano pubblicare questo articolo con calma e alla luce del giorno, e non all’una di notte per cercare di trovare il wifi non intasato e per non rubare tempo ai programmi della giornata!
Ma non potevamo chiudere il blog senza parlare della bella Quito, del museo della Metà del Mondo, alla latitudine 00° 00’ 00’’, e della caratteristica città di Otavalo, con le sue lagune vulcaniche, il suo mercato di animali e i suoi combattimenti tra galli!

quito, la capitale

Dopo una giornata di viaggio, da Mompiche, arriviamo nella capitale e, come in tutte le grandi città, spostarsi e orientarsi diventa un po’ complicato. Dopo vari tentativi, troviamo un ostello economico e mediamente accogliente, e ci installiamo.
Il giorno dopo abbiamo dedicato la giornata ad esplorare il centro storico, la mattina per chiese e musei e il pomeriggio al mirador (ovvero punto panoramico) del Panecillo. Sulle guglie della basilica del Sacro Voto National Emi ha rischiato di perdere il tappo della macchina fotografica, che è caduto a bordo di uno dei vari tetti della chiesa, sulla grondaia. Per fortuna però è riuscito a recuperarlo, pur arrampicandosi fuori del percorso consentito. Del resto, la reazione della responsabile dell’ufficio amministrazione quando le abbiamo esposto il problema è stata all’incirca: “Ok, io non ho al momento personale disponibile per aiutarvi, quindi se volete rischiare fate da soli!”.
Al mirador del Panecillo abbiamo invece goduto di un bel panorama a 360° sulla città e su alcuni vulcani circostanti e poi ci siamo divertiti a far volare un aquilone per solo un dollaro.

  • Basilica del Sagrado Voto National


la metÀ del mondo

Il giorno seguente siamo stati in visita alla “Mitad del Mundo”, sito posizionato sulla linea equatoriale, alla latitudine 00° 00’ 00’’, situato a una trentina di chilometri a nord del centro di Quito. Avendo letto un po’ di recensioni, abbiamo evitato il sito ufficiale, per altro non collocato esattamente sulla linea equatoriale, e abbiamo optato per visitare il simpatico museo di Inti Ñan. Qui abbiamo potuto velocemente ripassare qualche nozione astronomica, per altro ben nota fin dalle civiltà pre-incaiche, ed effettuare qualche simpatico esperimento didattico, possibile proprio e unicamente perché posizionati del punto più lontano dal centro della terra ed equidistante dai poli terrestri. Abbiamo quindi costatato, ad esempio, che sulla linea equatoriale, essendoci meno attrazione gravitazionale (perché appunto più lontani dal centro della terra), anche la nostra forza e resistenza muscolare diventa leggermente minore! E quindi facciamo più fatica ad opporre resistenza ad altre forze.
Così abbiamo un po’ rinfrescato la memoria sul perché esiste l’anno bisestile, su cosa succede esattamente durante equinozio e solstizio e sul perché la distanza dal sole non influisce sulla temperatura terrestre. (Dubbi???)
Da lì ci siamo spostati sul cratere di Pululahua, un cratere di un vulcano ormai spento dove ora sorgono fattorie e campi coltivati. Con una bella scarpinata siamo scesi nel cratere e poi saliti alla piccola vetta di El Chivo.


otavalo, il mercato degli animali e i combattimenti dei galli

Trascorriamo questi nostri ultimi giorni di viaggio nella tranquilla cittadina di Otavalo, distante un paio d’ore da Quito e circondata di vulcani, cascate e lagune. Il pensiero del ritorno c’è, è ben presente, ma non lasciamo che faccia da padrone e viviamo le giornate con leggerezza, allegria e intensità…come se avessimo ancora tutto un viaggio davanti!
Gironzolando per Otavalo notiamo subito che ci sono ancora molte persone che si vestono con abiti tradizionali. Le donne indossano una gonna blu o nera lunga fino alle caviglie, una camicetta bianca con ricami colorati e una specie di fascia monospalla, che però può essere usata anche come scialle. In testa alcune portano una specie di velo/turbante. Tutte portano gioielli dorati, orecchini e collane a più giri. Sono molto eleganti e belle da guardare.
Gli uomini invece portano un completo pantaloni e camicia bianchi, sopra un poncho e in testa un cappello. Capelli lunghi legati in coda o treccia, e questo anche per molti di quelli che si vestono in abiti “moderni”.
Venerdì escursione alla laguna di Cuicocha, lago di origine vulcanica con in mezzo due isolotti e ai piedi del vulcano Cotacachi. Bello il sentiero che percorre il perimetro del cratere/laguna, peccato per le nubi che ci hanno impedito di ammirare la cima del vulcano! Prima di rientrare a Otavalo facciamo tappa nel paesino di Cotacachi, famoso per la lavorazione del cuoio.
Sabato giornata tutta “local”. Sveglia prestissimo per andare ad assistere al caratteristico mercato degli animali. Arriviamo all’orario perfetto (6 del mattino circa) e vediamo pian piano formarsi tutto il trambusto. Dai camion di vacche a chi resta fuori dallo spazio ufficiale e prova a vendere qualche gallina infilata in un sacco. Scambi e contrattazioni: 450$ per un cavallo, 350$ per una mucca, 40$ per un vitellino, 85$ per un maialino, intorno ai 10$ per una gallina e sui 2$ per un pulcino. Un mondo affascinante, che fino a non molti anni fa esisteva anche in Italia, dove la tenerezza si mescola al lato commerciale della cosa e dove l’animale è ancora parte integrante della sussistenza di molte famiglie.
Dopo il mercato degli animali facciamo un giro nel grandissimo e variegato mercato di artigianato. Incontriamo prima un gruppo di ragazzi di Premolo (!) e poi niente meno che Karen e Flavia, le due ragazze uruguaiane con cui abbiamo volato sopra la foresta amazzonica! Continuano le coincidenze…!
Vedendo al mercato alcuni scambi di galli tra uomini, abbiamo il sospetto che siano galli da combattimento e ci viene confermato. Scopriamo che nel pomeriggio ci saranno delle sfide nella “Gallera Municipal”, la sede legale e ufficiale dell’Associazione Galleros di Otavalo. Ovviamente andiamo a sbirciare! Contrariamente a quanto ci aspettavamo, i combattimenti sono meno violenti del previsto. Mi ha fatto specie e tenerezza allo stesso tempo notare come i due sfidanti non combattano “fino alla morte”, come pensavo, ma come spesso sia proprio uno dei due galli ad arrendersi, scappando o addirittura uscendo dall’arena. E perché mai dovrebbe desiderare la gloria a tutti i costi? Così il gallo, associato da noi uomini al concetto di esuberanza e prepotenza, ci insegna l’umiltà della sconfitta, del riconoscimento della superiorità di un altro in uno specifico contesto.


Domenica chiudiamo in bellezza con una lunghissima scarpinata alle lagune di Mojanda. Paesaggio austero e suggestivo…peccato che quello che noi credevamo fosse un sentiero si è rivelato essere o una grande strada carrabile percorribile anche da automobili, o un “pantano” incamminabile coperto di fronde…diciamo che avremmo gradito una via di mezzo!
  • Laguna di Cuicocha

il rientro

Da Otavalo rientriamo a Quito il giorno prima della nostra partenza. Facciamo un’ultima camminata, fino al quartiere dell’omonima chiesa di Guápulo, costruita sula strada che il conquistador Francisco de Orellana seguì nella sua spedizione alla “scoperta” dell’Amazzonia.

Poi prepariamo i bagagli (15kg in più rispetto alla partenza!) e via.

Ed ora eccoci qui, nel nativo paesello, a cercare di riambientarci ad una vecchia che sembra nuova realtà, dopo questa intensa e bellissima esperienza. A conclusione di questo blog ringraziamo tutti quelli che ci hanno seguito, costantemente o solo qualche volta, sperando di essere riusciti, con le parole e con le immagini, a farvi viaggiare un po’ insieme a noi e a farvi sorridere di fronte alle nostre avventure e ai nostri imprevisti.
Ma non finisce qui!
Stiamo lavorando affinché questo racconto narrativo-fotografico possa trovare spazio in alcune presentazioni sul territorio, per condividere il nostro viaggio anche faccia a faccia…vi terremo aggiornati!