Il CaЯpetto

Il CaЯpetto
La realizzazione dell’opera

Dal 12 al 20 Aprile 2021 l’artista Ale Senso accompagnata dal suo assistente Domenico e aiutata da un folto e volenteroso gruppo di volontari, ha realizzato sul nostro Campetto di Casnigo un’opera d’arte straordinaria, all’interno della grande visione di SAB PROJECT!
Uno stagno azzurro dove sei carpe colorate, simbolo di fortuna e determinazione, ruotano in modo concentrico intorno ad un isolotto in cui una serie di edifici formano la scritta EMI. Da qui la ri-nominazione del campetto in CaЯpetto o, più affettuosamente, Campetto di Emi.

video col drone di Giorgio Capponi

Ale e Domenico si sono dimostrate due persone eccezionali e che con noi Amici del Campetto hanno saputo creare un’energia speciale , trasformando questa settimana di lavori in una bellissima esperienza, dove arte, disponibilità e voglia di collaborare hanno dato vita all’impressionante opera d’arte che qui sotto vedrete documentata, nelle sue varie fasi di realizzazione.

In primo luogo, sul campo si è dovuto stendere un prodotto aggrappante, il primer, in modo che i colori aderissero in modo efficace. In secondo luogo, armati di chiodi e spago, abbiamo tracciato sul campo un reticolato di 1mx1m, così che Ale potesse avere un riferimento per tracciare il disegno rispettando le proporzioni e le distanze. Le nuvole in agguato già dal primo giorno ci perseguiteranno per tutto il corso dei lavori!

Una volta tracciate tutte le sagome del disegno, si è passati alla stesura delle grandi campiture di colore. Nonostante all’apparenza il campo non sembri così grande, ha in realtà una superficie di 400 metri quadrati e per coprirlo tutto ci sono volute quattro o cinque persone al lavoro contemporaneamente per più di due giorni consecutivi! Questo anche perché il materiale di cui è fatto il campo è molto spugnoso e assorbe moltissimo colore; inoltre, non sono mancati momenti in cui ci si è dovuti fermare per l’arrivo della pioggia, correndo ai ripari perché il colore appena steso non si sciogliesse!

Una volta terminato di campire, Ale si è dedicata ai contorni delle carpe e delle ninfee, nonché alle ombreggiature e sfumature di colore. Vederla lavorare è bellissimo e le figure prendono vita dalle sue mani in modo fluido e naturale. Noi volontari intanto ci occupiamo di ripassare col rullo quelle zone dove il colore non ha aderito molto bene o di rifinire col pennello i confini tra un colore e l’altro.

Ma non è finita. Resta da realizzare l’isolotto centrale, con la serie di edifici che vanno a formare la scritta EMI. La pioggia e il freddo davvero non ci sono stati favorevoli e, onde evitare di dover essere nuovamente interrotti dalla pioggia, provvediamo al montaggio di un gazebo a protezione dell’isolotto centrale e Ale riesce a completare l’opera, con lo sguardo incoraggiante di tutti gli amici che hanno seguito i lavori.

Oltre alla pavimentazione del campo, Ale ha dipinto a stencil anche i due tabelloni da gioco, sui quali sono raffigurati rispettivamente Emiliano con la sua macchina fotografica e, dirimpetto, Bluman, il protagonista di un suo importante e particolarissimo lungometraggio.

Ecco infine qualche scatto dell’opera finita!
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